martedì 10 ottobre 2017

La sfida del Centenario per il Presidente Paolo Cacurri

Cento anni sono tanti per una sola persona, al contrario possono diventare il punto della ripartenza per un milione e mezzo di uomini e donne Lions che vogliono festeggiare il primo secolo di vita della loro associazione con iniziative e progetti straordinari per impegno economico e popolazioni coinvolte.
“100 milioni di persone beneficeranno entro il 2017 delle iniziative del Lions Club International – ha affermato il past presidente internazionale Joe Preston – in una sfida che coinvolgerà tutti i Lions del mondo facendo quello che essi sanno fare meglio: servire gli altri”.
Il Tivoli Host, che a questa nobile missione si dedica con impegno da 42 anni, ha raccolto la sfida prima con Maria Rosaria Cecchetti ed a seguire con il nuovo presidente Paolo Cacurri, manager abituato alle sfide complicate che si è posto al lavoro con determinazione ma anche con doveroso rispetto per la particolarità del compito. “Appartengo alle nuove leve del lionismo – ci ha detto Cacurri – ed ora nell’anno del centenario mi trovo a guidare il club che ha scritto la storia del lionismo tiburtino e che è stato fondato quando io ero ancora un ragazzo. Sono cosciente della responsabilità del ruolo, ma non sono preoccupato perché so di poter contare sulla collaborazione di uno staff composto da soci di provata capacità e di lunga militanza nel club”.


Fanno parte del consiglio direttivo Renato Recchia vice presidente che nel distretto ricopre anche la carica di Presidente della III Circoscrizione; Fernando Coresi secondo Vice Presidente; Vincenzo Pauselli segretario e responsabile della comunicazione; Giorgio Strafonda, Tesoriere e rigoroso custode delle scarse finanze del club; Gabriele Garberini, creativo Cerimoniere; Pierluigi Garberini Leo Advisor tutore del neonato club; Alberto M. Tarantino Presidente del Comitato Soci; Maria Rosaria Cecchetti Immediato Past Presidente; per finire con i consiglieri Egidio Imperiali, Vezio Rocchi, Primo Salvati, Roberto Coccia.
Ma quali sono le linee guida che il presidente vorrà seguire per realizzare il programma del suo anno? “In questo momento di grande confusione sociale, dove l’universo della solidarietà è popolato da un numero sempre maggiore di organizzazioni spesso poco coerenti con il ruolo esibito e dichiarato – premette il presidente – è necessario far comprendere il valore e la trasparenza dell’organizzazione mondiale dei Lions che operano con una rete di 46.000 club in oltre 200 Paesi nel mondo”. Questo compito, spetta dunque ad ogni club che verrà giudicato e valutato per la qualità delle sue iniziative e la correttezza dei suoi comportamenti?
“ E’ cosi e per quanto ci riguarda opereremo in modo da accrescere e consolidare, presso la comunità tiburtina, visibilità e credibilità con azioni mirate, concrete e misurabili in termini di beneficio prodotto, ma sempre nel rispetto dei valori della comunità; vogliamo fare ciò aprendoci verso l’esterno per interagire con le differenti realtà sociali ed istituzionali che operano nella città. Nello stesso tempo assicureremo la nostra collaborazione al Distretto per lo sviluppo dei Services del Centenario ( diabete, fame nel mondo, vista, cancro pediatrico, ambiente).
Ultimo aspetto del programma, ma non meno importante - continua Cacurri - è l’attenzione che dobbiamo avere verso i soci, indispensabili ingegneri-operai dei nostri progetti: senza il loro supporto il club è una scatola vuota. Per loro abbiamo in mente di organizzare eventi che, unendo impegno sociale a momenti di leggerezza, facilitino la comunicazione interpersonale per consolidare l’amicizia ed accrescere il piacere di star bene insieme”.
Questo personale modo di intendere la vita associativa, il presidente ha voluto riassumerlo con una sola parola: VIVILIONS da declinare a seconda della natura dell’evento. Essa contiene l’invito a lasciarsi coinvolgere in una partecipazione creativa e continua nella vita del club per essere attori e non comparse, per fare con gioia e non per dovere, per vivere le esperienze in amicizia e non come compagni occasionali.
L’anno di Cacurri si è aperto sotto i migliori auspici: due nuovi soci donne sono entrati a far parte del club andando ad aumentare la sparuta pattuglia femminile. Due persone di valore della cui esperienza e conoscenza del mondo Lions il club potrà beneficiare: si tratta di Luigina Rombi, moglie del compianto e grande lions Vincenzo Trinca e di Stefania Iannucci , proveniente da un altro club, che ha respirato lionismo fin dall’infanzia in quanto figlia di Pietro Iannucci già socio della prima ora del Tivoli Host.

Vincenzo Pauselli

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