mercoledì 10 febbraio 2010

I giovani alla scoperta del mondo con il Lions

«Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli della terra per un mondo senza guerre, fame e carestia, e dove a ciascun individuo viene riconosciuta la dignità e il rispetto che gli sono propri» è il primo degli scopi che il Lionismo persegue fin dalla sua nascita.
La società del domani sarà sempre più multietnica e multiculturale, per cui sempre di più avremo problemi e difficoltà che tali differenziazioni comportano. I concetti di integrazione, reciproca conoscenza, tolleranza e solidarietà diventano perciò un impegno
urgente di fronte al quale tutti i club Lions nel mondo sono chiamati ad agire. Fra le tante e diverse iniziative poste in essere, le più importanti sono quelle che vedono protagonisti i giovani, e se non vogliamo che il fu turo sia la rappresentazione nevrotica del presente, dobbiamo aiutarli a crescere facilitandone il confronto con il mondo e le sue diversità. In questa direzione vanno sia l’organizzazione degli Scambi giovanili che i Campi internazionali della gioventù, come pure rimarchevole è l’effetto prodotto dai numerosi
Gemellaggi che vengono stretti fra club residenti in nazioni lontane e spesso molte diverse tra loro. Partiamo proprio da questi ultimi per sottolineare come, attraverso i Gemellaggi sia possibile dare vita a una grande rete solidale capace di mettere in comunione realtà sociali diverse, obbligandoci al dialogo, alla comprensione e alla tolleranza nel rispetto dell’Etica lionistica. Come spiegare altrimenti l’immediata mobilitazione a favore della popolazione aquilana da parte del club di St. Amand Montrond, gemellato da poco più di un anno con il Tivoli Host!
4 Il Service “Incontrarsi per Comprendersi” è l’elemento fondante di questo gemellaggio e consiste nell’impegno assunto dai due club di effettuare, ogni anno, lo scambio di ospitalità fra giovani delle due città per favorire la conoscenza reciproca nel campo sociale, culturale e professionale. Così il primo giovane tiburtino, il diciottenne Edoardo Recchia, è potuto partire alla volta della cittadina francese ospite per due settimane della famiglia Gilot: 1 «È stata una esperienza del tutto nuova – ci dice Edoardo – vissuta in totale immersione nello stile di vita di una comunità, affine ma non uguale alla nostra, dove sono stato accolto come fossi un elemento della famiglia dandomi amicizia e totale disponibilità. Il risultato del soggiorno è stato eccellente – continua Edoardo – ho potuto innanzitutto migliorare il mio francese; ho poi vissuto sul campo lo svolgersi di attività agricole in una grande fattoria modello; ho visitato la secolare foresta di Troncais i cui alberi servirono a Napoleone per costruire le sue navi; ho visto come si fabbricano gli oggetti preziosi (St. Amand è nota come la Città dell’Oro); 2 ho scoperto castelli e cattedrali meravigliose di cui è ricca la valle del Cher; infine, visto il mio interesse per la medicina, guidato da un socio Lions medico anestesista, sono entrato in sala operatoria per assistere a un intervento».
Veniamo ora alle attività specifiche che Il Lions Club International porta avanti con successo ed efficacia: gli Scambi Giovanili e i Campi internazionali della gioventù, programmi tra loro complementari e riservati a giovani di età compresa tra i 17 e i 22 anni desiderosi di confrontarsi con culture e abitudini diverse dalle proprie. Gli Scambi
Giovanili, nati nel 1961, prevedono un soggiorno variabile dalle 3 alle 5 settimane all’interno di famiglie Lions ovunque nel mondo esiste un club; i Campi della Gioventù, nati invece nel 1974, hanno lo scopo di integrare il programma precedente completandone il percorso in un Campus internazionale dove, per la durata di due settimane, vengono
accolti giovani provenienti da ogni parte del mondo. Questi, proiettati in un contesto multiculturale, vivono esperienze e realtà diverse obbligati a confrontare la propria cultura e il proprio modo di pensare con quello di coetanei portatori di esperienze sociali ed economiche differenti. Scoprire nuovi posti, persone, abitudini, culture lontane e diverse dalla propria, sapersi adattare, imparare ad affrontare le difficoltà di trovarsi da soli e guardare il mondo con i propri occhi, permette a questi giovani di crescere spingendoli a proiettarsi ben al di la dei confini abituali. Un testimone della vita che si conduce in questi campi è ancora il nostro giovane Edoardo, il quale ha avuto l’opportunità di vivere anche questa esperienza. 3 «Lasciata la Francia – ci dice infatti – ho continuato il mio viaggio trasferendomi in Belgio dove ho dapprima trascorso una settimana presso un’altra famiglia lions, per passare poi nel campus internazionale ospitato presso l’Atenèe Royal de Charleroi dove, per quindici giorni, ho condiviso tempo e spazio con un variopinto gruppo di ragazzi il cui inglese tradiva chiare origini cinesi, indiane, israeliane e di numerose altre nazioni. Superato l’inevitabile disagio iniziale, ho trovato molti amici con i quali sono ancora in contatto tramite Facebook, tanto che ho trascorso il Capodanno in Croazia ospite proprio di un amico conosciuto al Campo».
Fare tali esperienze non è poi tanto difficile, basta essere presentati da un club Lions, e il Tivoli Host è ben disponibile a dare una mano a quei giovani che volessero provare a vivere questi stimolanti percorsi. La storia del club annovera tanti giovani tiburtini che, curati e seguiti dal socio Pierluigi Garberini, hanno viaggiato dall’Europa, alle Americhe, fino alla lontana Australia. Nel nostro Paese abbiamo funzionanti il “Campo Italia” e il campo disabili “La Prateria”, a cui si affiancano altri 14 campi dislocati sull’intero territorio nazionale. Nel nostro Distretto l’evento avrà una durata di 15 giorni: dal 3 al 7 luglio in Umbria, dall’8 al 12 luglio nel Lazio.