mercoledì 28 dicembre 2016

20 dicembre - Nomentana Hospital: "Sorrisi sotto l'Albero"

Martedì 20 dicembre scorso il Lions Club Roma Parco Nomentum con il proprio Club Satellite L.C. Guidonia Tibur, i Lions Club Tivoli Host, Tivoli D’Este e il Leo Club Tivoli Host in collaborazione con l’Associazione Medica di Tivoli e Valle dell’Aniene, con l’AC Spettacoli Produzioni Roma e con il Nomentana Hospital – Casa di cura privata accreditata e poliambulatorio specialistico hanno organizzato, presso la sala polifunzionale del Nomentana Hospital in Fonte Nuova (Roma) Largo Nicola Berloco, uno spettacolo dal vivo, animazione, cabaret e concerto per portare un sorriso alle persone bisognose attraverso tanta buona musica e divertimento a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.
La serata è stata  molto piacevole ma soprattutto è stata regalata un’ora e mezza di allegria alle persone degenti ricoverate presso la struttura del Nomentana Hospital.
Nel cast, attori e comici del panorama nazionale come Alvaro Vitali (Pierino) e Stefania Corona, Francesco Cicchinelli, Lallo Circosta, Antonio Romeo, Monsieur David; tutti hanno partecipato in modo gratuito.
Un particolare e doveroso ringraziamento va alla dirigenza del Nomentana Hospital che ha provveduto a mettere a disposizione la struttura (teatro) con la relativa attrezzatura.
Senz’altro daremo un seguito a questa iniziativa e alla collaborazione con questa struttura che si è dimostrata entusiasta e molto disponibile per nuovi progetti.
Come concordato tutto il ricavato della serata sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia.

Marco Alesiani

venerdì 28 ottobre 2016

21 ottobre: Parliamo del nuovo Piano Regolatore con l’assessore Martines

Il Piano Regolatore Generale di Tivoli, adottato nel 1973, si avvia a raggiungere la rispettabile età del mezzo secolo di vita. L’architetto Ruggero Martines, assessore al Piano, ha messo mano alla progettazione di un nuovo strumento urbanistico chiamato ora PUGC (Piano Urbanistico Generale Comunale), per dotare il Comune di un piano pensato e progettato su una realtà territoriale  ben diversa da quella che negli anni sessanta ha ispirato il vecchio PRG. Per la sua formulazione c’è una novità contenuta in una norma regionale che raccomanda l’applicazione di meccanismi di democrazia diretta attraverso consultazioni preventive con i cittadini. Così da qualche mese l’architetto Martines sta seguendo un fitto calendario di incontri promossi da organizzazioni locali, comitati di quartiere, associazioni di categorie produttive e professionali, in modo da recepire le istanze delle differenti realtà che sul territorio vivono e a diverso titolo operano. Ed è in tale ottica che l’assessore ha accolto l’invito di Maria Rosaria Cecchetti, presidente del Tivoli Host, a dibattere il tema in seno al club lions con la partecipazione di un folto ed interessato pubblico. Ricordiamo che il piano attualmente in vigore, pensato per avere una efficacia temporale di 25 anni, è stato redatto negli anni sessanta, quando Tivoli era un polo industriale con realtà come la Pirelli che impiegava migliaia di persone e dava vita ad un notevole indotto di piccole e medie aziende; le cave di travertino che erano una importante fonte di occupazione, l’industria della carta emblema della città, la produzione di energia elettrica con la centrale dell’Acquoria (prima centrale idroelettrica che il 4 luglio 1892 permise l’accensione delle lampadine a Roma), ed anche una fitta rete  di artigiani a supporto dell’intero comparto industriale;  a tutto ciò si associava un forte  sviluppo edilizio  per soddisfare la richiesta di abitazioni. A beneficio di chi non era presente all’incontro riportiamo un estratto di quanto l’assessore Martines ha illustrato.
  
D. Architetto, nel suo giro di consultazioni ha già incontrato un gran numero di persone, può tracciare un primo bilancio in fatto di richieste e necessità emerse?

  R. Se si fa un’analisi del territorio ci accorgiamo che siamo prossimi alla saturazione degli alloggi; semmai mancano quelli per le coppie giovani, e ciò è dovuto al fatto che quando negli anni 60-70,  spinti dallo sviluppo industriale si è costruito, lo si è fatto per soddisfare la richiesta di nuclei familiari medio grandi composti all’epoca da 5-6 persone ed oltre. Queste case ora, anche se disponibili, non sono adatte per coppie giovani il cui nucleo familiare è la metà rispetto al passato.
D. Ed allora cosa fare per ovviare a questo problema ed offrire soluzioni compatibili con la domanda?
  R. Intanto procedere ad una rigenerazione urbana, trovare cioè una misura tale che i cittadini possano riconvertire le cubature di cui dispongono. Faccio un esempio: ho una monofamiliare, oggi incontro molte difficoltà a riconvertirla in una bifamiliare; ed ancora, oggi ho difficoltà a demolire e ricostruire utilizzando la stessa cubatura. Se invece si istituisse una mini premialità in termini di cubatura, il fenomeno della demolizione e ricostruzione sarebbe più adeguato e porterebbe ordine. Questo è un processo che con il tempo diventerà inevitabile per l’adeguamento alle norme antisismiche, igienico sanitarie, e per la riqualificazione energetica. Non è detto che questo meccanismo debba andare in vigore domani, ma se non lo prevediamo oggi, non andrà in funzione neanche fra 10-15 anni quando sarà indispensabile.
D. Assessore sono emerse richieste legate alla fruibilità del territorio e alla mobilità che molto condiziona la vita privata e l’organizzazione del lavoro?
 R. C’è una crescente domanda di verde pubblico attrezzato, sia per la pratica dello sport che per dare più spazi ai bambini per i loro giochi; inoltre viene richiesto di ampliare le aree di parco e di tutela, come pure di pensare seriamente alla creazione del parco della valle dell’Aniene. Il problema della mobilità riguarda la inadeguatezza del trasporto pubblico interno ed esterno verso Roma, la mancanza di posti auto, le difficoltà quotidiane di ingresso alla città e di spostamento al suo interno per il crescente intasamento stradale. Tivoli è una città di piano e di altura e come il resto del Paese sta andando verso una popolazione in cui la componente  anziana è sempre più alta, pensiamo allora a Braschi, quartiere in cui non si riesce a posteggiare e dove le persone anziane hanno difficoltà a spostarsi.
D. Per realizzare un piano capace di prendere in carico le differenti e complesse esigenze serve dunque una capacità progettuale proiettata nel futuro ma anche cospicui investimenti.
 R. Questo è vero, ma è anche vero che non possiamo rinunciare al progetto. Progettare opere da qui a 20 anni  non deve spaventare, perché ciò che appare faraonico oggi, sarà indispensabile domani, e quindi bisogna predisporre oggi le condizioni perché domani si possano realizzare. Riprendo l’esempio di Braschi: progettare una mobilità meccanica circolare è indispensabile per non condannare la popolazione anziana all’isolamento e permettere di spostarsi a quanti, per motivi diversi, devono rapportarsi con chi abita in questo quartiere. Ad una esigenza così complessa non si potrà rispondere nel breve tempo, abbiamo però l’obbligo di pensare a questi progetti, avveniristici sulla carta, ma indispensabili prima o poi per la stessa sopravvivenza di chi vi risiede.
D. Tivoli è una città a vocazione turistica con una  elevata concentrazione di attrazioni ed opere d’arte di valore conosciute nel mondo, ma nonostante ciò soffre di presenze.
 R. E’ vero, abbiamo Villa d’Este, Villa Adriana, Villa Gregoriana, il tempio di Ercole vincitore, la Sibilla, ma Tivoli non è una città pronta per l’accoglienza turistica,  ne sotto il profilo delle infrastrutture, ne per i collegamenti con le grandi città, e neanche per la disponibilità di posti letto, se ne contano meno di 1.400 in totale, metà dei quali stanno su Tivoli terme che è troppo scollegato con il centro della città. Altra risorsa potrebbe essere il turismo termale, dove ora è predominante l’aspetto terapeutico sostenuto dalle ASL. Manca di fatto un turismo di benessere che mai è stato incentivato, in parte per la scarsa disponibilità di posti letto, in parte per la mancanza di una accoglienza dedicata e specializzata con offerte specifiche rivolte ad una clientela con disponibilità economica; questo porterebbe beneficio non solo all’attività termale ma a tutta la città.
D. Parliamo ora del comparto industriale. Quale tipo di sviluppo è immaginabile per Tivoli?
 R. Il Comune è stato nel passato un importante polo industriale ma che ha smesso di esserlo da qualche decennio con l’esaurirsi od il ridursi di alcune attività caratterizzanti il territorio: penso all’industria della carta, a quella estrattiva, all’abbandono della Pirelli e alla morte di tante piccole aziende ad essa legate. Difficile immaginare perciò come sarà il futuro industriale di Tivoli; però pensiamo  allo sviluppo della logistica e dei trasporti, mettendo a disposizione spazi sufficienti per due tipi di aziende: tagli da 200 a 500 metri quadrati  per quelle a carattere artigianale, e dai 3 ai 5 mila metri quadrati ed oltre per le aziende più grandi, perché la logistica ha bisogno di grandi spazi. Va poi fatta una profonda riflessione sulla superficie delle cave di travertino quasi tutte in via di esaurimento. Questa  area così grande può trasformarsi in qualcosa di diverso che continui a dare valore a questi terreni. Ed ancora, che fare di tutti gli edifici industriali che oggi sono abbandonati? Questi volumi, tra l’altro brutti a vedersi, sono da riutilizzare, ma non lo si può fare se non si dispone di uno strumento che permetta di riconvertirli.
D. Per un progetto tanto complesso e per i numerosi passaggi di controllo ed approvazione cui va sottoposto, si richiedono certamente tempi medio lunghi per la sua redazione ed applicazione; quale previsione si può ragionevolmente fare?
 R. Una volta terminate le consultazioni con la popolazione (fra un mese e mezzo circa), si passerà alla progettazione delle linee guida del Piano che saranno portate in Consiglio comunale per l’approvazione, seguirà quindi la pubblicazione all’albo pretorio per ulteriori osservazione da parte dei cittadini. Trascorso questo periodo, il tutto andrà inviato alla citta metropolitana che indirà la conferenza di servizi per l’approvazione. Da quel momento inizierà la fase di  chiusura del piano alla cui progettazione non si è mai smesso di lavorare. Ritengo che l’iter possa concludersi entro la fine di questa consigliatura, cioè entro il 2019.

Vincenzo Pauselli

giovedì 15 settembre 2016

10 settembre 2017: Una "Festa dell'Amicizia" nel segno della Misercordia

L’anno lionistico a guida Maria Rosaria Cecchetti si è aperto con la tradizionale festa dell’amicizia che questa volta,  però, ha assunto un sapore e una valenza del tutto particolari. Questo è l’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, e allora ecco che il Lions Tivoli Host si è fatto carico di organizzare un pellegrinaggio per assistere all’udienza giubilare del sabato, con la partecipazione di oltre 100 tiburtini e la presenza del Vescovo Mons. Mauro Parmeggiani. Al gruppo si sono uniti, ospiti del club tiburtino, lions francesi del club di St. Amand Montrond, gemellato con il Tivoli Host e Lions belgi di Philippeville.
Di buon mattino il folto gruppo si è recato in piazza San Pietro sistemandosi disciplinatamente negli spazi assegnati, mentre la presidente Cecchetti e il lions belga Bernard Stavaux, insieme al vescovo Mons. Parmeggiani sono passati direttamente sul sagrato da dove hanno seguito e ascoltato le parole del Papa sul tema “Misericordia e Redenzione”.
Nel saluto multilingue rivolto ai pellegrini stipati nella piazza, Papa Francesco ha ricordato anche la presenza dei club Tivoli Host, St. Amand Montrond, Philippeville e del club Leo. Al termine dell’udienza Maria Rosaria e il sig. Stavaux hanno avuto la possibilità di intrattenersi e salutare il Pontefice, portando in dono i guidoncini dei rispettivi club. Da piazza San Pietro il gruppo, compiuto il rito del passaggio attraverso la porta santa (simbolo del passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia), è entrato nella basilica per ammirarne la maestosa e commovente bellezza.
Ma la giornata non è finita qui; Maria Rosaria Cecchetti, impeccabile ideatrice e coordinatrice dell’evento, nel pomeriggio ha condotto il gruppo in visita alle basiliche di San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le mura. Questa straordinaria giornata, emotivamente in tensa per tutti i partecipanti, aveva anche un altro obiettivo altrettanto significativo: quello di raccogliere fondi per la realizzazione di un service relativo a un’opera di misericordia in via di definizione.
Gli ospiti, nei tre giorni di permanenza a Tivoli con i lions tiburtini a fare da guida, hanno approfittato per conoscere e apprezzare la città, i suoi vicoli, le sue specialità culinarie per finire con la visita notturna di villa d’Este illuminata. 

Incontro con il Sindaco Giuseppe Proietti
L’incontro con i lions francesi è stato vissuto con profonda e totale partecipazione data la profonda amicizia che lega i due club fin dal lontano settembre del 2008, data in cui venne celebrato il gemellaggio nella bella abbazia di Noirlac a St. Amand Montrond.
La loro presenza a Tivoli per celebrare insieme, sotto gli auspici del Giubileo, la festa dell’amicizia, è la conferma del valore che a questo sentimento annettono i Lions, ritenendola asse portante dei rapporti fra gli individui e forza propulsiva per sviluppare e far funzionare la complessa macchina costruita per dare solidarietà aiuto, e portare soccorso in ogni parte del mondo a quanti restano colpiti da drammatiche calamità.
La presenza dei lions belgi è stata poi l’occasione per dare avvio a un percorso che porterà, in breve tempo, a celebrare il gemellaggio fra i club del Tivoli Host e di Philippeville.

Vincenzo Pauselli

giovedì 1 settembre 2016

Era ora! Una donna presidente del Lions Club Tivoli Host

Maria Rosaria Cecchetti
Finalmente la svolta; l’anno lionistico appena iniziato sarà infatti guidato da Maria Rosaria Cecchetti entrata nel club nel 2008 (unitamente alla compianta Ivana Bravetti) dopo che per decenni non era stata posta la giusta attenzione sul contributo che le donne, portatrici di equilibrio e moderazione, oltre che di capacità progettuale, avrebbero potuto dare.
È ben comprensibile quindi come l’atmosfera del Passaggio della Campana di quest’anno sia stata particolare ed intensa. Ad impreziosire la serata due eventi collaterali ed ugualmente importanti; un nuovo socio, Fernando Coresi imprenditore nel settore della estrazione e lavorazione del travertino è entrato a far parte del club. Giovane e motivato porterà entusiasmo e capacità progettuale, entrambe necessarie per svegliare molti dormienti. Si è inoltre celebrato il Passaggio della Campana del Leo club sponsorizzato di recente dal Tivoli Host, con Francesco Perrella che ha passato il testimone a Monica Parmegiani. Ma che anno sarà quello di Maria Rosaria? Curiosità e molte 
Fernando Coresi
aspettative avvolgono i primi passi della neo Presidente; ma la determinazione che la anima e la qualità del suo percorso sociale e professionale sono garanzia di impegno e di successo. Abbiamo voluto incontrala per misurare le sue emozioni e farci anticipare le grandi linee del suo programma.
D. Prima donna insieme ad Ivana Bravetti ad entrare nel Club; prima donna oggi a ricoprire la carica di Presidente: emozione, tranquillità, timore del giudizio dei “maschietti”; quale stato d’animo prevale in te?
R. In quel giugno 2008 non ho pensato neanche per un momento ad essere la prima donna ad entrare nel club, insieme ad Ivana ( moglie di un grande lions Marcello Doddi); la decisione di partecipare nasceva dalla volontà di impegnarsi in quel “We Serve” che non era per me ne femminile ne maschile ma che ricomprendeva appunto il “Noi”, ognuno con le proprie capacità e disponibilità indipendentemente dal genere. Quindi all’emozione che può provare ogni socio a rappresentare il proprio club, si aggiunge quella di chi per la prima volta riveste una carica che fino ad ora è sempre stata al maschile nonostante un emendamento al Regolamento abbia permesso fin la 1987 l’ingresso di soci donna. Il mio stato d’animo quindi è un mix di tutti questi sentimenti, ma senza temere il giudizio di nessuno, neanche dei “maschietti” consapevole che tutto ciò che faremo durante questo anno sarà soggetto anche a critiche, l’essenziale è che siano sempre costruttive, anzi spero si trasformino nel tempo in suggerimenti nella condivisione di tutte le iniziative con grande spirito di servizio.


D. Nel discorso di investitura hai ammesso che l’incarico assunto è gravoso, ma ti sei anche detta certa di poter contare sul sostegno e l’esperienza del Direttivo. Come pensi di coinvolgere “tutti gli uomini del Presidente” a darti collaborazione e presenza attiva? 
R. Il Direttivo ha già dato la sua disponibilità quando ha accettato il ruolo che oggi ricopre per cui siamo pronti ad affrontare questo nuovo anno lionistico in cui la collaborazione e la presenza attiva sarà di tutti, perché abbiamo tanti progetti ed ognuno avrà il suo impegno al di la della carica. Il segreto è essere e sentirsi squadra. Ed io sono abituata ad agire in team.
D. Quale sono  i progetti più significativi che caratterizzeranno il tuo anno di Presidenza?
R. Molti i progetti, e a dire il vero la proposta della “ sfida di service per il Centenario dell’associazione internazionale” che si propone di assistere oltre 100 milioni di persone entro giugno 2018, ci propone 4 campagne di Sfida su argomenti da sempre importanti per i Lions: i giovani, la vista, alleviare la fame e proteggere l’ambiente.

Per i “giovani”, con il neonato Leo club Tivoli Host condivideremo molte attività; crediamo molto nella collaborazione con le scuole dove oltre a proporre il concorso un “Poster per la Pace”, abbiamo dato la disponibilità per progetti MIUR, ci impegneremo a promuovere campagne informative sulle dipendenze da alcool e da gioco con l’intervento di medici specialisti che lavorano esclusivamente nel settore.
Per la “vista” faremo la campagna di raccolta degli occhiali usati
Per “alleviare la fame” ci occuperemo di alcuni villaggi in Etiopia dove persone che conosco danno la loro disponibilità da volontari nelle Missioni. Li incontreremo e ci spiegheranno come sia facile aiutare queste popolazioni nei loro luoghi con cose per noi semplici ma per loro molto importanti.
“Sull’ambiente” inizieremo con l’adottare una aiuola nel comune di Tivoli prendendocene cura nella manutenzione pere migliorare così il decoro urbano.
Riprenderemo  poi i services di club quali “Ama la tua città”, “Viviamo un giorno per loro” ed anche iniziando progetti che potranno essere realizzati in più annualità lavorando sinergicamente con le realtà istituzionali ed associative del territorio.
Q. Crisi di “Vocazioni” lionistiche maschili; inesistenti quelle femminili: è ragionevole pensare che la tua esperienza alla guida del club possa fungere da stimolo per altre donne a seguire il tuo esempio?
R. Più che il mio esempio a fare da stimolo dovrà essere la mia e la nostra capacità di diffondere e spiegare l’etica lionistica, di attualizzare la Mission e di fare cose concrete con la massima apertura nelle piazze e nelle scuole presenti nel tessuto della nostra città, perché l’esempio non dovrà essere nel ruolo ma nelle azioni, nelle tante cose che faremo con un entusiasmo che dovrà contagiare e coinvolgere.
Maria Rosaria, una vera e performante macchina da guerra che siamo certi riuscirà a dare una forte spinta ad un club storico, carico di benemerenze conquistate sul campo, ma che il logorio di oltre 40 anni di attività ne ha un po’ appannato l’entusiasmo. Auguri presidente.

Vincenzo Pauselli

mercoledì 31 agosto 2016

Officers Distrettuali 2016 - 2017


PDG Alberto Maria Tarantino
Segretario Distrettuale
Renato Recchia
Presidente Zona C III Circoscrizione
Roberto Coccia
Membro Comitato "Scambi Giovanili"

Pierluigi Garberini
Membro Comitato "Coordinamento Leo Advisor"
Costanza Sbraga
Membro Comitato "Arte"

Direttivo 2016 - 2017

Maria Rosaria Cecchetti












Presidente: Maria Rosaria CECCHETTI

Immediato Past Presidente: Giorgio PIGA
Primo Vice Presidente: Paolo CACURRI 
Secondo Vice Presidente: Renato RECCHIA
Segretario e Referente Informatico: Renato RECCHIA
Tesoriere: Pierluigi GARBERINI
Cerimoniere: Giorgio STRAFONDA
Censore: Vezio ROCCHI
Presidente Comitato Soci: Pierluigi GARBERINI
Consigliere II anno: Giuseppe DE ROSSI
Consigliere II anno: Vincenzo TRINCA
Consigliere I anno: Egidio IMPERIALI
Consigliere I anno: Primo SALVATI
Coordinatore delle Attività di Servizio: Gabriele GARBERINI
Responsabile della Comunicazione: Vincenzo PAUSELLI
Web Master: Renato RECCHIA
Revisore dei conti: Sandro GALLOTTI
Revisore dei conti: Gabriele GARBERINI
Revisore dei conti: Giorgio PIGA