martedì 1 dicembre 2020

NOVEMBRE 2020 - UN POSTER PER LA PACE

La voglia di non mollare

Lions e scuola insieme per la pace: il club Tivoli Host e l’istituto “Baccelli” a confronto con i giovani studenti su come il Servizio aiuta a costruire la Pace


La pandemia che dispensa a piene mani paura e disastri, nulla ha potuto contro la voglia di andare avanti di ragazzi desiderosi di apprendere, sostenuti da un corpo insegnante attento e impegnato. Considerato il problematico momento che la scuola sta vivendo, si pensava impossibile realizzare il concorso “Un Poster per la Pace” che il club Lions Tivoli Host organizza ogni anno. Ma ci sbagliavamo, la sfida raccolta dall’Istituto “A. Baccelli” Tivoli 2, il cui Dirigente Scolastico Prof. Malandrino non ha voluto privare i ragazzi della possibilità di partecipare alla importante attività formativa, è stata brillantemente vinta per numero di partecipanti e qualità dei lavori realizzati. «Se l’anno scorso – ci dice il prof. Malandrino – ero sorpreso dal lavoro silente di 359 allievi che per nulla aveva interrotto la didattica d’aula, quest’anno resto letteralmente stupefatto. Noi e i Lions, credevamo che al 15 novembre la Scuola avrebbe avuto oggettive difficoltà a raccogliere eventuali elaborati per il concorso, stante la sospensione delle attività̀ in presenza nelle due settimane precedenti. E invece l’Istituto ci ha stupito ancora una volta, anzi quasi 400 volte, perché̀ tanti, ma tanti, sono stati i Poster per la Pace prodotti anche quest’anno, in piena emergenza Covid e con tante classi in quarantena. È sorprendente ed è segno di una volontà̀ di farcela, in tutti sensi». Stessa soddisfazione è stata espressa dal presidente del Tivoli Host, Fernando Coresi: «Non finalizzare il concorso del Poster per la pace sarebbe stato un vero peccato, considerato che da tanti anni l’istituto e il nostro club collaborano per assicurare ai ragazzi questa particolare attività di formazione. Ringrazio il prof. Malandrino che, mobilitando la struttura dai lui diretta, ha permesso di ottenere un risultato che va al di là di ogni aspettativa». È dal 1988 che i Lions club di tutto il mondo promuovono il concorso destinato agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado, di età compresa dagli undici ai tredici anni, con l’obiettivo di coinvolgere ragazzi e docenti a riflessioni sulla pace, valore importantissimo nella vita quotidiana di una comunità. Il tema di confronto proposto quest’anno era “Pace attraverso il Servizio” tanto più necessario e impegnativo quest’anno per portare aiuto, conforto e spesso un po’ di compagnia a quanti stanno affrontando la pandemia nel bisogno e nella paura. I risultati ottenuti dall’Istituto “Baccelli” Tivoli 2 hanno dell’incredibile: 386 lavori prodotti da ragazzi appartenenti a 23 sezioni; tutte le opere, realizzate con eccellente tecnica e spontanea creatività, hanno mostrato come i piccoli artisti abbiano ben compreso il valore dell’iniziativa e il significato del tema proposto. I docenti referenti, dal canto loro, hanno guidato i ragazzi e valorizzato le potenzialità di ciascuno, portandoli a esprimere attraverso il disegno la loro visione della pace quale valore importantissimo nella vita quotidiana di una comunità. «Ringrazio doverosamente i Lions – continua il prof. Malandrino – che ci hanno consentito ancora una volta di lavorare a una Didattica dei Valori e poi sottolineo quanto appropriata sia stata la scelta dei Lions di collegare quest’anno il Servizio al tema della Pace; il servizio è un termine chiave per intendere l’attività dei Lions nel mondo, ma anche un termine dai profondi significati filosofici.  L’essere che opera per soddisfare i propri istinti resta un essere naturale, un animale. Ma agendo per soddisfare un istinto che non è mio, agisco in funzione di un’idea». I fatti drammatici che stiamo vivendo hanno certamente influenzato i ragazzi nella scelta dei soggetti rappresentati nelle loro opere. «È vero – conclude il Preside – molti disegni presentati hanno colto questo elevarsi al servizio degli altri, rappresentandolo molto spesso con una mascherina chirurgica o un camice da infermiere. Credo sia l’immagine più̀ rappresentativa dell’epoca che stiamo attraversando, che a sua volta è percorsa da passioni tristi e dalla paura dell’altro, del contagio, del perdere la vita o i propri cari». La graduatoria finale, non facile da stilare data l’originalità dei lavori e l’aderenza espressiva al tema, vede al primo posto Maria Federica Ciuca della sezione 2D, seguono nell’ordine Sara Proietti e Sara Menna. Le particolari difficoltà che docenti e ragazzi hanno dovuto affrontare quest’anno per via delle limitazioni imposte alla pandemia in atto, ha reso più prezioso e meritorio il loro sforzo. La scelta del tema di quest’anno serve a ricordare al mondo che grazie al servizio possiamo dare e ricevere molto, tanto più vero e necessario quest’anno dove, dolore e spesso disperazione, ci ricordano che nessuno di noi può vivere e salvarsi da solo.

Vincenzo Pauselli