lunedì 26 marzo 2018

23 marzo - Raccolta fondi a favore del progetto "GemelliART"


Coniugare la terapia con il gioco: questo lo straordinario progetto lanciato dal Policlinico Universitario A. Gemelli in favore dei bambini malati di cancro.
Con “Acquarius”, questo il nome del progetto, si vuole trasformare la sezione  pediatrica di radioterapia oncologica del centro Gemelli Art (Advanced Radiation Therapy) in un luogo magico pieno di coloratissimi scenari marini.
Il progetto, affidato all’artista Silvio Irilli, prevede la realizzazione di una decorazione murale di 300 mq. che raffigura un grande acquario pieno di pesci, mammiferi e tartarughe dove giocare e vincere la paura.
Il Polo di Scienze Oncologiche ed Ematologiche del Policlinico A. Gemelli diretto dal Prof. Vincenzo Valentini, è un Centro ad altissima tecnologia dotato di una nuova macchina, unica in Italia, che rappresenta la frontiera della radioterapia guidata dalle immagini.
Una risonanza magnetica traccia i movìimenti del tumore  scattando quattro immagini al secondo, così che l’irradiazione avvine solo quando questo si trova nella posizione ottimale per essere irradiato.
Il Distretto Lions 108L si è attivato con tempestività coinvolgendo la rete dei club nella raccolta  di fondi.  Il Tivoli Host ha risposto, con il consueto impegno, organizzando una serata in cui cultura, musica e poesia si sono fuse in un solidale spirito di amore verso gli sfortunati bambini colpiti dal tumore. La risposta della Comunità tiburtina è stata straordinaria; con la numerosa partecipazione ha permesso di raccogliere una consistente somma.
Con Acquarius si vogliono aiutare i bambini a vincere l’ansia e la paura che li tormentano quando devono sottoporsi alla radioterapia; obiettivo del progetto è costruire intorno a loro un mondo fantastico dove incontrare gli amici immaginari con i quali parlare e giocare. Nell’acquario, grazie agli aiuti ottenuti con la raccolta fondi, sarà inoltre realizzato un sottomarino, così quamdo i bambini dovranno necessariamente restare soli nella sala della terapia, saranno invitati a giocare trasformandosi in Capitan Nemo al commando del mezzo.
Riuscire a tranquillizzare il paziente significa evitare il ricorso alle anestesie nenessarie per garantirne l’immobilità, ottimizzare il processo di irradiazione ed evitare danni collaterali.
La presa di coscienza del dramma che i piccoli pazienti sono obbligati a vivere e la speranza  che con questo straordinario progetto, presentato dal socio Renato Recchia, potrà essere lenita la loro sofferenza, ha preso l’anima dei presenti che solo la vivacità della serata, con il vino e la sua storia al centro, ha contribuito ad attenuare. L’approccio al vino è stato guidato da due professionisti: Walter Formiconi produttore del famoso Cesanese di Affile DOC che, con il suo Capozzano, da anni può fregirasi dei 5 grappoli, massimo riconoscimento di qualità e da Marco Rolloni, che con sapienza ha guidato gli ospiti nella analisi sensoriale del vino per valutarne l’aspetto, il profumo ed il gusto.
A completare la serata il duo Pierluigi Garberini ed Alberto Tarantino che hanno letto versi di Catullo, Orazio, fino a Lorenzo De’ Medici, per chiudere con il dissacranti versi del Belli e di Trilussa.