Coniugare
la terapia con il gioco: questo lo straordinario progetto lanciato dal
Policlinico Universitario A. Gemelli in favore dei bambini malati di cancro.
Con
“Acquarius”, questo il nome del progetto, si vuole trasformare la sezione pediatrica di radioterapia oncologica del
centro Gemelli Art (Advanced Radiation Therapy) in un luogo magico pieno di
coloratissimi scenari marini.
Il
progetto, affidato all’artista Silvio Irilli, prevede la realizzazione di
una decorazione murale di 300 mq. che raffigura un grande acquario pieno di
pesci, mammiferi e tartarughe dove giocare e
vincere la paura.
Il
Polo di Scienze Oncologiche ed Ematologiche del Policlinico A. Gemelli diretto
dal Prof. Vincenzo Valentini, è un Centro ad altissima tecnologia dotato di una
nuova macchina, unica in Italia, che rappresenta la frontiera della
radioterapia guidata dalle immagini.
Una
risonanza magnetica traccia i movìimenti del tumore scattando quattro immagini al secondo, così
che l’irradiazione avvine solo quando questo si trova nella posizione ottimale
per essere irradiato.
Il
Distretto Lions 108L si è attivato con tempestività coinvolgendo la rete dei
club nella raccolta di fondi. Il Tivoli Host ha risposto, con il consueto
impegno, organizzando una serata in cui cultura, musica e poesia si sono fuse
in un solidale spirito di amore verso gli sfortunati bambini colpiti dal
tumore. La risposta della Comunità tiburtina è stata straordinaria; con la numerosa partecipazione ha permesso di raccogliere una consistente somma.
Con Acquarius si vogliono aiutare i bambini a
vincere l’ansia e la paura che li tormentano quando devono sottoporsi alla
radioterapia; obiettivo del progetto è costruire intorno a loro un mondo fantastico
dove incontrare gli amici immaginari con i quali parlare e giocare.
Nell’acquario, grazie agli aiuti ottenuti con la raccolta fondi, sarà inoltre
realizzato un sottomarino, così quamdo i bambini dovranno necessariamente
restare soli nella sala della terapia, saranno invitati a giocare
trasformandosi in Capitan Nemo al commando del mezzo.
Riuscire a tranquillizzare il paziente
significa evitare il ricorso alle anestesie nenessarie per garantirne
l’immobilità, ottimizzare il processo di irradiazione ed evitare danni
collaterali.
La presa di coscienza del dramma che i piccoli
pazienti sono obbligati a vivere e la speranza
che con questo straordinario progetto, presentato dal socio Renato
Recchia, potrà essere lenita la loro sofferenza, ha preso l’anima dei presenti
che solo la vivacità della serata, con il vino e la sua storia al centro, ha
contribuito ad attenuare. L’approccio al vino è stato guidato da due
professionisti: Walter Formiconi produttore del famoso Cesanese di Affile DOC che, con il
suo Capozzano, da anni può fregirasi dei 5 grappoli, massimo riconoscimento di
qualità e da Marco Rolloni, che con sapienza ha guidato gli ospiti nella
analisi sensoriale del vino per valutarne l’aspetto, il profumo ed il gusto.
A completare la serata il duo Pierluigi
Garberini ed Alberto Tarantino che hanno letto versi di Catullo, Orazio, fino a
Lorenzo De’ Medici, per chiudere con il dissacranti versi del Belli e di Trilussa.
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