martedì 28 febbraio 2017

25 febbraio -. Scherzetto o calcetto?


Manifestazione sportiva per ragazzi presso il campo sportivo "Campo Ripoli" di Tivoli. 
La raccolta fondi è stata interamente devoluta all'Associazione "Liberi di fare Sport"


Una pecora può salvare una vita

Nell’anno del centenario del Lions Club International, per festeggiare l’importante traguardo sono state individuate quattro aree prioritarie sulle quali concentrare sforzi e interventi; la fame nel mondo è una di queste aree.
L’Etiopia è tra i paesi dell’Africa Subsahariana con il più alto tasso di malnutrizione infantile; il 9% dei bambini al di sotto dei 5 anni è affetto da malnutrizione acuta ed il 40% da malnutrizione cronica che sono causa di ritardi nello sviluppo quando non arriva prima la morte, ed infatti il 30% della mortalità infantile è legata proprio alla scarsa alimentazione.
Il Tivoli Host si è impegnato in un Service consistente in una raccolta fondi da destinare all’acquisto di pecore ( vedremo il perché questa scelta) a favore di famiglie etiopi bisognose.
La malnutrizione condiziona pesantemente anche l’economia del paese.
Da recenti rapporti di organizzazioni umanitarie risulta infatti che essa costa ogni anno al governo etiope miliardi in termini di perdita di produttività lavorativa. L’Etiopia sta in una fase di forte sviluppo con crescita del  Pil  vicino alle doppia cifra, ma resta pur sempre un Paese pieno di contraddizioni: ai grattacieli in vetro e acciaio della capitale Addis Abeba, prossima a raggiungere otto milioni di abitanti, caotica nel traffico  e nella folla di imprenditori stranieri a caccia di buoni investimenti, si contrappone una realtà ben diversa nelle spopolate campagne che si inseguono sugli altipiani ad oltre duemila metri di altitudine. Per chilometri, lungo le strade sterrate, si incontrano solo Tucul, isolati o raccolti in piccoli gruppi, costruiti impastando canne di bambù e fango e conficcati direttamente sul terreno nudo.
In questo scenario primitivo non ci sono occasioni di lavoro se non condurre gli animali al pascolo; pecore, capre e mucche rappresentano le uniche fonti di sostentamento; latte, carne e lana permettono a questa povera gente un livello minimo di sopravvivenza.
Ecco perché una pecora può salvare una vita.
Regalare uno di questi animali ha perciò un valore così grande che lo si comprende solo recandosi sul posto. La presidente del Tivoli Host, Maria Rosaria Cecchetti lo ha fatto grazie a contatti con le suore della Misericordia e della Croce presenti in quel Paese con cinque missioni; è andata fin laggiù per consegnare a 24 famiglie, altrettante pecore acquistate al mercato locale con la somma raccolta attraverso il Service dedicato.
La prima tappa del suo viaggio è  stata una visita al centro di Volisso, splendido esempio della capacità solidale del Distretto 108°A (Romagna, Marche, Abbruzzo e Molise) che venti anni fa ha qui realizzato, su trentamila metri di terra, un villaggio che ogni anno si arricchisce di strutture e servizi, tanto che oggi è in grado di ospitare mille bambini  di ogni confessione religiosa, garantendo loro pasti, assistenza medica e frequenza scolastica; ai bambini più poveri viene data anche ospitalità.
Il successivo trasferimento è stato a Ghetche, un piccolo e poverissimo villaggio costituito da un  insieme di capanne rotonde fatte di canne e paglia, e dove le suore hanno una missione, non delle dimensioni di Volisso, ma ben organizzata con scuole capaci di ospitare fino a 150 bambini e dove c’è un valido presidio sanitario, che qui chiamano “cliniche”, ma che di fatto è un  poliambulatorio in grado di assicurare primari servizi di assistenza: tra l’altro c’è la poltrona del dentista, quella dell’oculista e soprattutto una attrezzata  sala parto, tanto necessaria in quanto il sette per mille delle donne etiopi muore danno alla luce il proprio figlio. Ed è stato proprio in questo villaggio che le 24 pecore sono state assegnate ad altrettante famiglie secondo indicazioni delle suore.
Il club Lions Tivoli Host ha dato il suo contributo, certo è una goccia nell’oceano dei bisogni, ma è pur sempre un goccia che aiuta a sopravvivere e che unita a tante altre piccole gocce può generare una corrente sufficientemente grande da portare a questa povera gente sollievo alla sofferenza e salvezza dalla morte.
Vincenzo Pauselli