Regia
Gianni Uda
Musiche
originali Geddo
Aiuto-Regia
Paola Pasta
Audio-Luci
Diego Navone
Orsina
Barbara Seghetti
Aristide
Stefano Currò
Calvi
Paolo Gnocchi
Bolasco
Antonietta Checchia
Tante
Belle Cose è una commedia garbata e divertente che prende lo spunto da un tema
serio, mettendo in scena con ironia i comportamenti delle persone. Al centro
della storia la sindrome della protagonista: l’accumulo disordinato ed indiscriminato
di oggetti da cui non ci si riesce a separare, finchè alla fine non si viene
sommersi. Orsina, la protagonista, non è cosciente del suo problema, ma lo sono
i condomini del suo palazzo, che non sopportano la sua mania e per buttarla
fuori, guidati dalla perfida Bolasco e dal viscido Calvi, assumono un
amministratore, Aristide, indebitato, senza lavoro, e, quindi, ricattabile. Fra
Orsina ed Aristide nasce una immediata simpatia e i due, fra scontri e
incontri, in un crescendo comico ed affettivo, arriveranno, forse, alla soglia
del sentimento. Una donna particolare eppure vicina ad ognuno di noi, un uomo
semplice e sconfitto dalla vita, ma capace di grandi gesti e i due “malvagi”
della porta accanto, tanto perbene, ma incapaci di sentimenti e solidarietà
umana, colorano la commedia di infinite situazioni, comiche e tragiche allo
stesso tempo, piene di sentimento ed umanità.
Edoardo
Erba è considerato uno dei talenti del teatro italiano, è autore di numerosi
testi teatrali, adattamenti e traduzioni ed i suoi spettacoli sono stati
rappresentati in Italia ed all’estero riscuotendo sempre successo di critica e
di pubblico; ha scritto la commedia Tante Belle Cose per la moglie Maria Amelia
Monti.
Edoardo Erba, autore di numerose pièces,
adattamenti e traduzioni, è ormai considerato uno dei talenti del nostro
teatro: alcune sue opere hanno avuto un successo internazionale. “Tante belle
cose”, rappresentata la prima volta nel 2011, è una commedia fresca e ironica,
che tratta con leggerezza un tema complesso, quello della differenza e della
esclusione. Al centro della storia c’è Orsina, una donna fragile e sola,
afflitta dalla mania di conservare ogni cosa, che la rende quasi una bambina
attaccata al suo giocattolo-feticcio, in cerca di una sicurezza che il mondo
intorno, cinico e ostile, le nega. La svolta esistenziale si verifica con
l’incontro con un alter ego maschile, col quale si stabilisce un’intima intesa
che renderà più facile per entrambi affrontare l’egoistica indifferenza della
società moderna. I toni del lavoro variano dalla commedia al dramma, alla
comicità scoppiettante: divertimento e emozioni, come si addice a uno
spettacolo che vuole rappresentare non banalmente la ‘commedia umana’.