Cento anni sono
tanti per una sola persona, al contrario possono diventare il punto
della ripartenza per un milione e mezzo di uomini e donne Lions che
vogliono festeggiare il primo secolo di vita della loro associazione
con iniziative e progetti straordinari per impegno economico e
popolazioni coinvolte.
“100 milioni di
persone beneficeranno entro il 2017 delle iniziative del Lions Club
International – ha affermato il past presidente internazionale Joe
Preston – in una sfida che coinvolgerà tutti i Lions del mondo
facendo quello che essi sanno fare meglio: servire gli altri”.
Il Tivoli Host, che
a questa nobile missione si dedica con impegno da 42 anni, ha
raccolto la sfida prima con Maria Rosaria Cecchetti ed a seguire con
il nuovo presidente Paolo Cacurri, manager abituato alle sfide
complicate che si è posto al lavoro con determinazione ma anche con
doveroso rispetto per la particolarità del compito. “Appartengo
alle nuove leve del lionismo – ci ha detto Cacurri – ed ora
nell’anno del centenario mi trovo a guidare il club che ha scritto
la storia del lionismo tiburtino e che è stato fondato quando io ero
ancora un ragazzo. Sono cosciente della responsabilità del ruolo, ma
non sono preoccupato perché so di poter contare sulla collaborazione
di uno staff composto da soci di provata capacità e di lunga
militanza nel club”.
Fanno parte del
consiglio direttivo Renato Recchia vice presidente che nel distretto
ricopre anche la carica di Presidente della III Circoscrizione;
Fernando Coresi secondo Vice Presidente; Vincenzo Pauselli segretario
e responsabile della comunicazione; Giorgio Strafonda, Tesoriere e
rigoroso custode delle scarse finanze del club; Gabriele Garberini, creativo Cerimoniere; Pierluigi Garberini Leo Advisor tutore del
neonato club; Alberto M. Tarantino Presidente del Comitato Soci;
Maria Rosaria Cecchetti Immediato Past Presidente; per finire con i consiglieri
Egidio Imperiali, Vezio Rocchi, Primo Salvati, Roberto Coccia.
Ma quali sono le
linee guida che il presidente vorrà seguire per realizzare il
programma del suo anno? “In questo momento di grande confusione
sociale, dove l’universo della solidarietà è popolato da un
numero sempre maggiore di organizzazioni spesso poco coerenti con il
ruolo esibito e dichiarato – premette il presidente – è
necessario far comprendere il valore e la trasparenza
dell’organizzazione mondiale dei Lions che operano con una rete di
46.000 club in oltre 200 Paesi nel mondo”. Questo compito, spetta
dunque ad ogni club che verrà giudicato e valutato per la qualità
delle sue iniziative e la correttezza dei suoi comportamenti?
“ E’ cosi e per
quanto ci riguarda opereremo in modo da accrescere e consolidare,
presso la comunità tiburtina, visibilità e credibilità con azioni
mirate, concrete e misurabili in termini di beneficio prodotto, ma
sempre nel rispetto dei valori della comunità; vogliamo fare ciò
aprendoci verso l’esterno per interagire con le differenti realtà
sociali ed istituzionali che operano nella città. Nello stesso tempo
assicureremo la nostra collaborazione al Distretto per lo sviluppo
dei Services del Centenario ( diabete, fame nel mondo, vista,
cancro pediatrico, ambiente).
Ultimo aspetto del
programma, ma non meno importante - continua Cacurri - è
l’attenzione che dobbiamo avere verso i soci, indispensabili
ingegneri-operai dei nostri progetti: senza il loro supporto il club
è una scatola vuota. Per loro abbiamo in mente di organizzare eventi
che, unendo impegno sociale a momenti di leggerezza, facilitino la
comunicazione interpersonale per consolidare l’amicizia ed
accrescere il piacere di star bene insieme”.
Questo personale
modo di intendere la vita associativa, il presidente ha voluto
riassumerlo con una sola parola: VIVILIONS da declinare a
seconda della natura dell’evento. Essa contiene l’invito a
lasciarsi coinvolgere in una partecipazione creativa e continua nella
vita del club per essere attori e non comparse, per fare con
gioia e non per dovere, per vivere le esperienze in amicizia e non
come compagni occasionali.
L’anno di Cacurri si è aperto sotto i migliori auspici: due nuovi
soci donne sono entrati a far parte del club andando ad aumentare la
sparuta pattuglia femminile. Due persone di valore della cui
esperienza e conoscenza del mondo Lions il club potrà beneficiare:
si tratta di Luigina Rombi, moglie del compianto e grande lions
Vincenzo Trinca e di Stefania Iannucci , proveniente da un altro
club, che ha respirato lionismo fin dall’infanzia in quanto figlia
di Pietro Iannucci già socio della prima ora del Tivoli Host.
Vincenzo Pauselli
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